sabato 6 giugno 2009

Diritti vs avidità: la lotta dei Boscimani continua - Un'altra Africa


Continua la resistenza dei boscimani per la difesa dei propri diritti contro i soprusi del governo del Botswana, che dal 1986 sta ricorrendo ad ogni mezzo per costringerli ad andarsene dal territorio su cui questo popolo di raccoglitori-cacciatori vive da 22 000 anni e poter così dare in concessione il sottosuolo a società straniere come la De Beers. Nonostante nel dicembre 2006, con sentenza della Corte Suprema del Botswana, il governo sia stato condannato per azioni
"incostituzionali" e "illegali" nei confronti dei boscimani, e nonostante siano state ufficialmente assegnate loro le terre in questione, i boscimani continuano a tutt'oggi, dopo secoli di soprusi e anni di battaglie legali, a dover lottare per poter vivere nel Kalahari Centrale.
Purtroppo questa incantevole area, è davvero troppo ricca. Oltre ai diamanti ora in ballo c'è anche un progetto per la costruzione di un villaggio turistico. E le strategie del governo si rinnovano nel silenzio. Non più solo arresti e torture, ma anche la negazione di accedere ai pozzi d'acqua e,il 20 maggio scorso, la confisca inaspettata da parte della polizia di tutto il bestiame della counità, unica fonte di sopravvivenza per un popolo privato della possibilità di cacciare. Intanto, nei pochi ettari di riserve loro assegnate, i nativi muoiono lentamente, nella più totale noncuranza della comunità internazionale che si ricorda della saggezza e dell'importanza di questo popolo millenario solo in occasione di safari spettacolari o documentari antropologici!

1 commento:

Anonimo ha detto...

La comunità internazionale dovrebbe intervenire