mercoledì 3 marzo 2010

Il Ladro di Ombre


A soli 5 anni, Saïdou Dicko, piccolo pastore Peul nato in Burkina Faso nel 1979, imparò a disegnare guardando le ombre delle sue capre tracciate dal sole del Sahel. A 9 anni è andato a Ouagadogou per studiare, e per gioco ha creato un teatrino di ombre cinesi proiettandole sul muro del suo nuovo quartiere. Durante l’adolescenza Dicko ha fatto centinaia di lavoretti per potersi permettere i materiali necessari per continuare a dipingere e disegnare; finché nel 2003 è riuscito a vendere diverse opere e ad allestire una piccola galleria d’arte ricostruendo un’abitazione tradizionale Peul in cui espone i suoi quadri, realizzati unicamente con pigmenti e colori naturali.

Fu solo nel 2005 però che, partito per il Senegal per scoprire nuovi orizzonti, ha incontrato l’Arte della Fotografia che gli consente di condividere con il mondo intero la sua visione delle ombre:
“E’ stata l’Ombra che mi ha permesso di imparare a disegnare: è stata come la figlia di un vicino che veniva a farmi visita. E’ stata l’ombra a donarmi l’amore dei bambini, ed il desiderio di averne dei miei. Mi sono messo così alla ricerca di una donna, e l’ho incontrata, è la mia Pittura, con cui ho avuto molti figli: le mie Fotografie delle ombre. Chi dice che non è un bene fare molti figli? Sbagliatissimo, l’importante è pensare al loro futuro con anticipo. Io e la mia sposa ne abbiamo tanti e continueremo così..”
Dicko lo descrive come un grande amore, e infatti, proprio come ogni grande amore, la sua passione per le ombre è cresciuta con lui. La frenesia del mondo urbano, dopo l’infanzia in campagna lo ha portato nuovamente a restare incantato dalle ombre, ma in città anche la loro forma è differente e vano risulta per l’ombra urbana seguire il cittadino disinteressato che passa frettolosamente nelle strade. E così, nel tentativo di accarezzare i ricordi dell’infanzia, a Ouaga l’Ombra diventa per Dicko il legame tra il mondo contadino in cui è cresciuto e quello urbano con cui confrontarsi ogni giorno, nonché la protagonista indiscussa di tutti i suoi scatti. Rapidamente, senza nemmeno accorgersene, diventa per tutti il “Ladro di Ombre” – come lo ha soprannominato scherzosamente un amico…un nome suggestivo, che lo sta rendendo famoso ma che non si può togliere perché è lo stesso Dicko a sentirsi ladro: le persone non posano per lui, ma lui gli ruba l’ombra in un istante.
Oggi il nostro Ladro vive a Dakar, rubando le ombre delle persone e degli animali, a terra o sui muri della città. Sceglie per prima cosa lo sfondo, e poi cattura le silhouette dei passanti, le loro inclinazioni, posture, desideri, storie…talvolta le ombre assumono un aspetto naturalmente deformato dalla prospettiva che permette di fantasticare ancor di più…

Dopo vari riconoscimenti artistici e mostre in Europa, lo abbiamo incontrato in Mozambico in occasione della sua esposizione presso il CCFM di Maputo. Oltre che dalle foto, la mostra è arricchita da due tende all’interno delle quali sono ricostruiti fedelmente l’ambiente rurale Burkinabè e quello urbano di Gariibeu del Senegal, due tende all’interno delle quali ci si può accomodare guardando e ascoltando i video proiettati in piccoli schermi: si tratta di due installazioni la cui finalità è quella di compenetrare le immagini delle foto, come ci dice Dicko “il video permette di entrare nell’immagine e di raggiungere l’animo silenzioso della foto”.
Il Ladro di Ombre ci confessa di aver vagato molto e di aver così imparato che occorre tanta perseveranza per continuare lungo i sentieri intrapresi; “quando ho iniziato, non è stato facile”..e dopo una breve pausa ci ammonisce ricordando a tutti i giovani di talento che occorre sempre sentire sé stessi come artisti e proteggere in ogni modo la propria visione e la propria tecnica: “Anche se le persone non credono in te, si può sempre trovare in sé stessi una porta che apre nuovi scenari nel mondo..io ho bussato a varie porte, ma non mi sono lasciato influenzare, ed alla fine ho trovato la porta giusta che conduce al mio cammino personale.”

Per chiunque volesse contattare Saïdou Dicko per eventuali mostre o esposizioni, può scrivere in francese al suo indirizzo: disaou@hotmail.com