mercoledì 23 aprile 2008

Somalia, l'incubo del passato

Un centinaio di persone ha perso la vita nell’ultimo fine settimana e continui saccheggi del mercato di Bakara hanno causato l’aumento dell’inflazione. Tra violenze e crisi economica la Somalia non conosce pace.
“Se le cose non migliorano nelle prossime settimane, come è probabile che sia, assisteremo a immagini simili a quelle del 1991-1992, quando la siccità e la guerra civile sterminarono centinaia di migliaia di persone”. Sono le parole di Philippe Lazzarini, capo dell’ufficio umanitario dell’Onu (Ocha) nello stesso paese, che “si trova sull’orlo di una msssiccia catastrofe umanitaria”.
La situazione “è la peggiore degli ultimi 17 anni” secondo Asha Haji Ilmi, capo di ‘Save Somali Women and Children’, una organizzazione non governativa con sede a Mogadiscio, il tutto “aggravato da una cultura di impunità per i crimini commessi dai vari schieramenti in lotta contro cittadini inermi”.
E l’inasprirsi del conflitto ha sollevato i timori della Lega degli Stati Arabi che, in un comunicato diffuso oggi, chiede la fine delle ostilità nel paese.
L’organismo pan-arabo ha esortato la comunità internazionale a dare il suo sostegno alla missione di peacekeeping dell’Unione Africana in Somalia (Amisom)e a “facilitare il ritiro delle forze straniere presenti nel paese come previsto dalle risoluzioni internazionali”.

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