mercoledì 20 maggio 2009

FotogrAfrica anche tu!!! Africa-Europa, Europa-Africa: zero distanze!

Tra le iniziative di Soli d'Africa c'è anche la mostra FotogrAfrica "Europa-Africa Africa-Europa ZeroDistanze", che portiamo nelle piazze in giro per l'Italia. La mostra inizialmente prevedeva foto dei nostri viaggi, delle nostre amicizie in italia, le testimonianze delle nostre esperienze. Ma da qualche mese abbiamo deciso di coinvolgere tutti voi: mandateci le vostre foto, in sintonia col tema della mostra, che spieghiamo di seguito. Noi le stamperemo e indicheremo il nome dell'autore con una breve didascalia fornita da voi, così sarete protagonisti di tante iniziative in giro per l'Italia e testimoni che le distanze tra due continenti di possono accorciare senza necessita di pacchetti sicurezza o sensazionalità ma nella semplicità dei rapporti quotidiani...
La Mostra FotogrAfrica "Europa-Africa Africa-Europa ZeroDistanze" vuole presentarsi mostrando immagini di incontro e di relazioni tra giovani africani e europei. Sono foto scattate sotto lo stesso cielo ma in posti, luoghi e nazioni diverse, troverete, infatti, foto scattate in Italia, di frammenti di giorni in Kenya, momenti trascorsi in compagnia in Mozambico, in Guinea Bissau e altro. L’incontro puro, vere relazioni, l’uno di fronte all’altro, uno accanto all’altro…Zero Distanze…Altre volte invece la Mostra è alla ricerca di quelle sfumature e incrinature che creano non solo distanze ma veri e propri abissi e lacune di rapporti paritari: dove la distanza non solo esiste ma sembra che il vero incontro venga a mancare dando false immagini di relazioni. Un viaggio tortuoso e complicato tra muri che spesso inconsapevolmente costruiamo, tra le distanze che riusciamo invece ad azzerare e tra la continua scoperta di nuove e forti relazioni.
Contatti mail: solidafrica2007@libero.it





Le foto partecipanti potranno essere state scattate in qualunque angolo del mondo,in momenti di convivialità in cui l'amicizia fa esplodere i vostri sorrisi,o in momenti di difficoltà,durante cene e gite insieme o attività più o meno faticose realizzate in comune fianco a fianco; oppure per strada quando si voltano le spalle al solito venditore,o si immortalano momenti di viaggi esotici ma con persone che nemmeno si conoscono solo perchè fa tanto United colors of benetton...Gli esempi sono infinti ma ogni foto avrà un significato particolare ed un valore speciale..sta a voi farcelo scoprire attraverso la semplicità di immagini quotidiane scattate all'improvviso o studiate ad arte con spirito di denuncia per tutte quelle volte che uno dei due continenti cerca di chiudersi...non importa che vi appaiono banali, se le avete scattate per cogliere di sorpresa i vostri amici, o per portarne il ricordo sempre con voi..
i motivi e le sfumature di ogni foto, sono preziosi e sono proprio ciò che ci farà volare da un un Paese all'altro, ricordandoci che una relazione vera fondata sulla conoscenza, sul rispetto reciproco (..e su molto altro ancora) tra Africa ed Europa è possibile, perchè noi tutti, i giovani di entrambi i continenti lo dimostriamo ogni giorno a chi ancora non vuole crederci!
Per partecipare, inviate al nostro indirizzo - solidafrica2007@libero.it - le vostre foto preferite, che rappresentano una o entrambe le categorie (incontro e non-incontro) indicando il luogo e la data dello scatto, il titolo che sceglierete per la vostra opera ed eventualmente una breve didascalia. Noi provvederemo alla stampa e vi manderemo la presentazione dell'intera mostra e le date delle future esposizioni in Italia...Il prossimo appuntamento è per Sabato 13 Giugno a Roma, in Piazza Farnese, all'interno della manifestazione "Italia Africa:riconosciamoci"...Vi aspettiamo!!!

lunedì 18 maggio 2009

Giovani in azione per il futuro della Liberia – Un’Altra Africa


Puntando tutto su rispetto, dignità e motivazione, tanti giovani in Liberia hanno deciso di unirsi in una coalizione: la Coalizione dei movimenti della gioventù liberiana, organizzazione apolitica no-profit, il cui motto è "Partnering to Shape the Future of Liberian Youths Everywhere”.
Scopo della LYC, dall’acronimo inglese di Liberian Youth Coalition, è riunire, formare, ed offrire opportunità a tutti i giovani Liberiani in qualunque parte del mondo risiedano, per lottare contro la povertà, il "sottosviluppo" e l’instabilità politica.
Come ci ricorda il presidente Maxwell Gribsbay: “we need to be persistent in our actions and commitments to contribute to the development of our youths who are the future of Liberia”.
A dimostrazione del proprio impegno e perseveranza - mentre in Europa si moltiplicano gli spot semplicemente per invitare i giovani a votare alle Elezioni del Parlamento Europeo, che si terranno il 6 e 7 Giugno 2009 - in questi giorni la LYC sta manifestando per le strade e davanti al Parlamento di Monrovia per chiedere le dimissioni del Ministro della Giustizia, Philips Banks, dopo la recente apertura di un'inchiesta per "uso illegale" di 508.000 dollari americani: Richiesta, a quanto pare più che legittima, dato che i dollari (sottratti durante un arresto), sarebbero dovuti essere versati nelle casse dello Stato mentre invece pare che siano stati spesi in fantomatiche operazioni di sicurezza. Il Governo non si è ancora espresso a riguardo, ma certamente i Giovani membri della Coalizione continueranno nella loro opera per offrire un futuro migliore alla Liberia ed ai suoi figli.

venerdì 15 maggio 2009

Come un uomo sulla Terra

Dall'impegno di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Yimer nasce il documentario "Come un uomo sulla Terra": per la prima volta in un film, la voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa.

Per pretendere la fine delle violenze e delle deportazioni arbitrarie, firmate la petizione on line che trovate sul blog di Come un uomo sulla Terra...

http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/">

Come un uomo sulla terra

un film di Riccardo Biadene, Andrea Segre, Dagmawi Yimer
Regia di Andrea Segre e Dagmawi Yimer in collaborazione con Riccardo Biadene

con Fikirte Inghida, Dawit Seyum, Senait Tesfaye, Tighist Wolde, Tsegaye Nedda, Damallash Amtataw, Johannes Eyob, Tsegaye Tadesse, Negga Demitse

Musiche originali: Piccola Bottega Baltazar
Soggetto e Fotografia: Andrea Segre
Montaggio: Luca Manes (OFF!CINE) con la collaborazione di Sara Zavarise (ZaLab)
Collaborazione al soggetto: Stefano Liberti
Consulenza giornalistica: Stefano Liberti e Gabriele Del Grande
Consulenza storica: Alessandro Triulzi
Consulenza editoriale: Alberto Bougleux (ZaLab)Grafica: Marco Lovisatti
Postproduzione audio: Riccardo Spagnol
Traduzioni: Dagmawi Yimer, Riccardo Biadene, Mattia Bilardello

lunedì 11 maggio 2009

The clever donkey - It is over!But now, nimechanuka uko mashakani..my time has come to stand for my rights!

Dal compositore, cantante e musicista del nuovo disco "Manani Amani" (presto in uscita anche in Italia), ci arriva da Nairobi una poesia che grida la ribellione dei più deboli contro l'umiliazione e lo sfruttamento quotidiano che subiscono, la presa di coscienza e l'alzarsi in piedi per i propri diritti, il sollevare la testa contro chi cerca di comprarli pagando miseramente il loro lavoro con un salario da fame o tentando di comprarne il voto come se la loro dignità valesse meno del denaro e degli agi dei propri sfruttatori che si sono arricchiti sulle sofferenze altrui.
Un determinato rifuto allo sfruttamento da leggere tutto d'un fiato per un respiro di speranza.."it is over...My time as come to stand for my rights"!!!!

THE CLEVER DONKEY

It is over! It is over! It is over! I said, it is over!
Today I am not going to work.
I said, am not working at all.
You have been using me the way you want.
Calling me, a stupid donkey.
Who doesn’t know his own rights?
You have been over working from morning to evening.

You have been giving me grass
While you eat meat and drink milk from my own sweat.
If you want to kill me, go ahead and kill me.
Because I said,
Am not going to change my mind.
I said, am not working at all.

You called me a fool donkey,
Mushamba wa mashambani
But now, nimechanuka uko mashakani
My time has come to stand for my rights
My rights as a poor donkey

Remember the day I started working for you,
You were very thing! Very thing! Like a needle!
Yes like a needle.
And now, you have grown rich and fatty
Look at your big belly, the way you dress.
This is because of me.
Stop pretending that you don’t know me
So go ahead and kill me if you like.
Because I said, I am not working at all.

I am still waiting for you,
To buy me for another term
The way you did last year
Just because am still a donkey?
You will see even if you buy me,
I said, am not going to work.And I will not stop to say…
By Stanley Didi

"O molho de feijão que a minha mae preparou" - Un'altra Africa

“Imparare a vivere e non lasciare che la vita ci viva” è uno dei motti di Osvaldo Lourenço, menino de rua na rua, come è solito definirsi lo stesso Osvaldo…
Menino DE rua NA rua, perché dopo aver trascorso 6 anni per le strade di Maputo, capitale del Mozambico, e dopo aver ricevuto - grazie a Padre Vicente Berenguer che ha creduto in lui e nella sua sensibilità ed abilità poetica – l’opportunità di studiare e di avere un tetto sulla testa, Osvaldo è tornato in strada per mettere la propria esperienza, la propria formazione psico-pedagogica, e la propria casa, a disposizione di tutti i piccoli “desfavorecidos” che incontra.
Aperta a circa 80 bimbi e ragazzini di età compresa tra i 4 ed i 15 anni, la sua casa nel quartiere periferico di Matendene a Maputo è diventata in breve la Casa Comunitaria Infantile di Matendene, meglio conosciuta come “Molho de feijão que a minha mãe preparou”, espressione con la quale Osvaldo ama riferirsi a tutto ciò che le varie esperienze della vita ci offrono, mescolate assieme alla nostra buona volontà in un’unica e saporita zuppa, molho de feijão appunto, ovvero tutto ciò di cui si ha bisogno per imparare a vivere: la formazione intellettuale, personale e morale dei ragazzini di strada di Maputo, di bambini con disabilità fisiche e visive, e dei piccoli che avendo perso i genitori vivono con i nonni nel barrio di Matendene, costituisce difatti l’obiettivo dell’Associazione Muodjo di cui Osvaldo è presidente,
L’associazione, che aspira ad estendersi a livello nazionale nelle province di Beira, Tete, Zambezia ed Inhambane (essendosi guadagnata il sostegno della sposa del Presidente, dell’EDM, della Croce Rossa Mozambicana e del PIREP), organizza periodicamente:
- workshop ed eventi comunitari di sensibilizzazione per far sentire i piccoli accolti e non rifiutati dalla società;
- promuove attività culturali (sessioni di musica e danza tradizionale, pomeriggi con gli antichi canta-storie…);
- stimola la creatività dei bambini con varie attività artistiche (pittura, arte plastica, tecniche di riciclo di materiali di scarto, corsi in collaborazione con il Museo de Arte di Maputo);
- propone attività formative (corsi di lingua inglese ed informatica):
- ed opera quindi come “Scuola di risorse,formazione vocazionale ed abilità per la vita”…in sintesi: molho de feijão que a minha mãe preparou!

Ma l’insegnamento più grande che i piccoli di Matendene possono ricevere, è racchiuso nel nome stesso dell’Associazione: Muodjo.
Muodjo rappresenta infatti quello spazio antropologico di oscurità in cui l’essere si auto-destina, determina e sprigiona tutte le proprie abilità che saranno poi necessarie per liberarsi, uscire dall’oscurità e vivere.
L’esperienza di Osvaldo dimostra a tutti che è possibile liberarsi e tornare a vivere; con il suo impegno sociale e la sua grinta, prova a grandi e piccini, ricchi e non, che nel momento in cui la società accoglie gli esclusi…”coisas maravilhosas vao a acontecer”..accadono cose meravigliose!


Per ulteriori informazioni, potete scriverci al nostro indirizzo
solidafrica2007@libero.it
o contattare direttamente Osvaldo al numero +258-824322197
mail: yosvaldoo@yahoo.com.br